Uno studio pubblicato di recente mette in correlazione la diffusione di pandemie come quella da Covid-19 alla deforestazione e alla distruzione degli ecosistemi da parte dell’uomo. Lo studio è stato effettuato su oltre 6 mila comunità ecologiche e conferma il fatto che laddove si trovi un’ingerenza dell’uomo tale da minacciare la biodiversità di un luogo, lì tendono ad accendersi focolai di malattie potenzialmente anche molto pericolose. Anche e soprattutto gli allevamenti intensivi sono la causa di emissione di sostanze altamente inquinanti oltre che della deforestazione necessaria per creare nuovi spazi a loro destinati. Secondo gli esperti, di questo passo la deforestazione potrebbe trasformare molti territori in zone desertiche, rilasciando – senza più il contributo degli alberi ad assorbire anidride carbonica – più di 50 miliardi di tonnellate di carbonio nell’atmosfera in 30-50 anni. Solo il passaggio a una dieta plant-based può invertire questa drammatica situazione.
Due giganti alimentari su cinque hanno team dedicati a sviluppare e commercializzare alternative vegetali a carne e latticini. Il loro scopo è spostare la spesa alimentare verso fonti proteiche più sostenibili, supportare una transizione verso alimenti proteici allineati alle questioni ambientali del climate-change e attuare uno shift concreto dalle proteine animali verso fonti proteiche di origine vegetale.I grandi rivenditori e produttori alimentari stanno guidando questa transizione mettendo in campo grandi investimenti per la ricerca e sviluppo di nuove referenze; il 47% dei rivenditori presi in esame sta già commercializzando (o prevede di vendere) carne vegetale nelle catene della grande distribuzione.
Il Covid ha modificato le abitudini di acquisto e di consumo anche nel settore del vino in cui si è registrato uno “spostamento” consistente verso gli acquisti in Gdo e online, cresciuti rispettivamente del 9% e 102% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Lo sviluppo del canale on-line ha interessato maggiormente gli operatori del largo consumo rispetto ai “pure player”.Secondo una indagine Nomisma Wine Monitor – Nielsen, nel primo semestre di quest’anno le vendite on line di vino dei retailer del largo consumo sono aumentate del 147% contro una crescita degli specializzati che si è “fermata” a un +95%, sebbene questi ultimi siano stati responsabili dell’83% delle vendite e-commerce di vino in Italia (sempre a valori).
Il servizio carrozze ippotrainate della Reggia di Caserta e’ cessato”. La decisione e’ stata assunta a seguito di quanto accaduto lo scorso 12 agosto quando uno dei cavalli del servizio carrozze ippotrainate, gestito in concessione dalla societa’ Tnt, e’ deceduto. “Il trasporto ippotrainato all’interno del Parco Reale, affidato dalla precedente direzione a seguito di avviso pubblico alla società”, si legge nella nota della direzione della Reggia di Caserta, “è cessato e non avrà seguito. La valutazione è scaturita anche dalla notizia di presunti gravi illeciti commessi nell’espletamento del servizio”, spiega la direzione guidata da Tiziana Maffei. Al posto delle botticelle, ci sarà il noleggio con conducente di golf car elettriche omologate, il cui bando era in preparazione già da tempo e che ora vedrà una ulteriore accelerazione.