Nestlé investe sulla carne coltivata in cellule, la multinazionale sta attualmente lavorando con Future Meat Technologies in Israele,il primo impianto al mondo di coltura cellulare a livello industriale, che produrrà 500 chilogrammi di carne coltivata al giorno, equivalenti a 5000 hamburger. La struttura è attualmente in grado di produrre pollo, agnello e maiale allevati, con manzo a seguire. Si può presumere che poiché Nestlé ha dichiarato che la partnership è già operativa, questo sviluppo è stato creato e lanciato con l’assistenza dei fondi Nestlé.
Il mercato globale degli alimenti vegan sta crescendo a un ritmo velocissimo, e raggiungerà un valore di 162 miliardi di dollari entro i prossimi 10 anni, contro i 29,4 miliardi di dollari raggiunti nel 2020. A dirlo è un nuovo report, pubblicato da Bloomberg Intelligence (BI), che analizza la situazione concentrandosi specialmente sulle alternative vegetali alla carne, al pesce e ai latticini. Secondo le previsioni, i mercati di carne e di pesce vegetale potrebbero arrivare a rappresentare il 5% dell’intero mercato; il latte vegetale, invece, è già considerato un mercato maturo e rappresenta il 10% nel settore lattiero-caseario. Le previsioni sono ottime anche per le alternative a yogurt, burro, gelato e formaggio – che sono ancora in espansione, ma che nei prossimi anni andranno incontro a una richiesta sempre maggiore.
Il 22 agosto si è celebra giornata internazionale del latte vegetale un’iniziativa creata dal co-fondatore del magazine Plant Based News Robbie Lockie, è una celebrazione delle alternative vegetali al latte vaccino per dimostrare come la qualità e la quantità di prodotti plant based rappresentino una ragione per introdurli nella routine alimentare quotidiana. Le motivazioni principali promosse dall’inziativa sono Il miglioramento della salute, dell‘ambiente e sopra ogni cosa, il benessere degli animali liberi dallo sfruttamento per fini alimentari. I consumi di latte vaccino continuano a calare a livello globale uno degli ultimi report dichiara apertamente che l’industria lattiero-casearia crollerà entro il 2030.
“Meat me halfway” ovvero carne a metà, è un nuovo documentario che ci spiega che non deve necessariamente essere “o tutto o niente”. E’ stato dimostrato che l’emergenza climatica è un dato di fatto, sappiamo che dobbiamo dire basta al consumo di carne per salvare il Pianeta, ma è anche vero che non tutti riescono a prendere questa (fondamentale) decisione in pochissimo tempo. Questo documentario esplora la scelta alimentare del consumatore flexitariano e le innovazioni tecnologiche studiate per rendere il passaggio verso un’alimentazione sostenibile più rapido e duraturo. Un viaggio alla ricerca di un “terreno comune” tra la necessità di un cambiamento alimentare globale verso la scelta vegan, e le difficoltà che molte persone incontrano a liberarsi di uno schema alimentare considerato “normale” e necessario.