Influenze e virus come rinforzare le nostre difese immunitarie i consigli del Dott. Michele Riefoli Biologo Nutrizionista membro del Comitato Scientifico Assovegan Associazione Italiani Vegani Onlus.
Solo un ristorante su tre risulta impegnato in attività volte a limitare lo spreco alimentare: molti ristoratori si dichiarano poco propensi a mettere in risalto questa tipologia di iniziative, per timore di “fare brutta figura” con la clientela. Eppure l’80% dei consumatori risulta favorevole all’introduzione di porzioni ridotte al ristorante, con prezzi proporzionati. In generale, le risposte a questa esigenza nel nostro paese si differenziano per area geografica: più propensi ad assecondare il consumatore in questo senso sono i ristoratori del Nord Est (65%), i meno propensi sono quelli del Sud (25%). I possibili rimedi che ogni attività può adottare per ridurre il proprio impatto sullo spreco di cibo su osservatorio veganok.com
Le etichette dei prodotti di largo consumo si arricchiscono continuamente di nuove informazioni, che sottolineano le innovazioni introdotte dalle aziende e che aiutano i consumatori a fare una spesa più informata. L’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy ha preso in esame 106.000 prodotti venduti nel canale della grande distribuzione, a farsi strada nuovi claim come “ricco di fibre”, “senza lievito”, “senza aromi aggiunti” e “non fritto” Nel reparto della cura persona il fenomeno del momento è il claim “biologico”: presente su 576 prodotti
La filiera della birra crea ricchezza e benessere per l’Italia il valore condiviso della filiera negli ultimi 3 anni è cresciuto di oltre 1 miliardo di euro (+17%), passando da 7.834 a 9.169 milioni di euro. Un risultato economico di rilievo che permette di “doppiare” la performance dell’economia italiana nel suo complesso (+7% dal 2015 al 2018). Ma non basta: la filiera della birra è anche una preziosa miniera di occupazioni per l’Italia, dove nel triennio 2015-2018 – la cosiddetta “primavera della birra”, ovvero quel fenomeno gastronomico, culturale e socio-economico connesso alla nuova curiosità degli italiani verso il mondo della birra – sono nati oltre 4500 nuovi posti di lavoro
Flower Burger, prima vegan burgheria gourmet nata a Milano nel 2015, arriva in Inghilterra e prevede l’apertura di 45 punti vendita entro i prossimi 10 anni, che andranno ad affiancare le già numerosissime attività vegan-friendly sparse sul territorio. La catena Flower Burger, inaugurata a Milano con il punto vendita di Porta Venezia, conta attualmente 14 ristoranti internazionali sparsi tra l’Italia, la Francia e i Paesi Bassi e per il 2020 sono previste altre aperture nelle principali città europee