In Italia vige da diversi anni il Regolamento 1169 del 2011, che impone di indicare l’origine della materia prima utilizzata per produrre alimenti quali pasta, riso, latte e passata di pomodoro. Con le nuove regole comunitarie che entreranno in vigore dal prossimo 1 aprile, invece, questo obbligo dovrà essere rispettato solo in casi particolari, per esempio quando c’è il rischio che il consumatore si possa confondere sulla provenienza di un alimento. Secondo il nuovo Regolamento esecutivo UE 775/2018 solo le etichette che riportino diciture, illustrazioni, simboli o termini che si riferiscono a luoghi geografici ben precisi dovranno recare indicazioni sulla provenienza delle materie prime, altrimenti questo non sarà più obbligatorio.
Raggiunto il traguardo di 14.000 referenze food e non food conformi allo standard VEGANOK, il più diffuso in Europa, ma quando un prodotto è conforme allo standard VEGANOK? Laura Serpilli Direttore di osservatorioveganok.com.
La tassa sulle bibite zuccherate ha avuto successo nel Regno Unito, dove molti produttori hanno diminuito considerevolmente il quantitativo di zuccheri nelle proprie bevande. Anche il nostro paese, così come altri, vedrà a breve l’introduzione di una “tassa sullo zucchero” volta a disincentivare l’adozione di regimi alimentari dannosi per la salute e a ridurre l’impatto crescente di patologie quali l’obesità o il diabete. In Italia questa tassa entrerà in vigore il prossimo ottobre, come previsto dalla Legge di Bilancio 2020, e si tratterà di un’imposta da 10 centesimi al litro per un contenuto di zucchero superiore ai 25 grammi.
Il mondo della ristorazione sembra non conoscere crisi in Italia: a raccontarlo sono i dati relativi al 2019 raccolti da Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), secondo i quali negli ultimi 10 anni la spesa degli italiani dedicata al cibo fuori casa è cresciuta di 4,9 miliardi di euro, portando anche a un aumento dell’occupazione in questo settore. / italiani su 10 scelgono ristoranti green.