Il coronavirus accelera lo shift verso prodotti vegetali: è boom di analoghi della carne. Le maggiori testate internazionali stanno dedicando spazio al fenomeno. Le chiusure dei macelli riducono sensibilmente la produzione di carne negli Stati Uniti dove si assiste, per effetto della pandemia, alla chiusura o rallentamento di molti stabilimenti produttivi. La pandemia sta rimodellando il mercato americano dei sostituti di origine vegetale, in aumento vertiginoso. Secondo i dati rilasciati dall’istituto di ricerca Nielsen le vendite di analoghi della carne negli Stati Uniti sono aumentate del 200%: il dato riguarda la settimana conclusasi il 18 aprile rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso; le vendite sono aumentate del 265% in un periodo di osservazione di otto settimane.

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