Andrea ha iniziato la sua carriera lavorativa come fotografo di moda ma il suo immenso amore per gli animali e la sua rabbia per le ingiustizie, lo hanno presto allontanato dal mondo effimero del fashion per avvicinarlo sempre più a tutte quelle realtà che vedono lo sfruttamento, il maltrattamento e l’uccisione degli animali.
Innamorato dei randagi, nel 2011 ha dedicato loro un libro fotografico “Randagi: storie di uomini e animali” (nel 2014 ha pubblicato il secondo volume) che ne racconta, attraverso immagini toccanti, le difficoltà di sopravvivere in una società sempre più disumana e indifferente. Tutti i proventi del libro sono stati utilizzati per le cause animaliste e la costruzione di Rifugio Italia.
Nel marzo del 2013 gli assegnano il premio nazionale “Agenda Rossa” in memoria del giudice Paolo Borsellino, premio che va a chi lotta contro la mafia e, di fronte alla sua sorpresa e perplessità, gli è stato risposto che anche lui da solo stava combattendo la sua battaglia.
Schierato a fianco delle associazioni animaliste più povere in Italia, in Ucraina e in Spagna, non si è mai fatto spaventare dalle intimidazioni e dagli insulti. Lo hanno chiamato fanatico, ladro, approfittatore, ma lui è andato avanti per la sua strada e nel 2012 costituisce la International Animal Protection League Charitable Foundation e si trasferisce a Kiev con sua moglie Vlada Shalutko, dove inizia a costruire e a gestire il Rifugio Italia, ambizioso progetto che prevede anche una zona con ospedale, una zona quarantena e 20.000 mq per salvare anche altre specie di animali come cavalli e mucche, e che diventa in breve tempo un canile di eccellenza in Ucraina. Odiato e minacciato continuamente dai dog hunters, che in questo Paese, dal 2009, anno degli Europei di calcio, hanno “licenza di uccidere i randagi” con metodi inumani e raccapriccianti, Andrea e soprattutto i suoi protetti a quattro zampe, hanno pagato a caro prezzo il coraggio e gli incredibili sforzi di questi anni. Ma la rabbia è rivolta solo ed esclusivamente a quegli esseri infami che gli hanno portato via con un gesto tanto ignobile quanto pavido, 75 dei suoi adorati amici pelosi. Sono circa 24 gli animali sopravvissuti al rogo
Altri 20.000 mq sono stati donati ad Andrea nel 2018.