L’abitudine di acquistare detergenti alla spina permette di risparmiare denaro, dando una mano all’ambiente Se il vantaggio dal punto di vista della riduzione dei rifiuti è il più evidente, certamente non è l’unico: scegliere detersivi sfusi risulta anche più economico, con un risparmio che arriva fino al 40% rispetto ai detersivi tradizionali. Questo è dovuto in parte alla mancanza del packaging, ma anche alla rete di distribuzione “alternativa” e all’assenza dei costi di marketing. un’indagine di Federconsumatori dice che una famiglia italiana può arrivare a risparmiare almeno 64 euro al mese e fino a 7-800€ l’anno scegliendo i prodotti alla spina in sostituzione di quelli confezionati.
La moda è sempre più vegan i grandi marchi e note aziende di abbigliamento, hanno abbandonato l’impiego di pelle pellicce e lana in favore di materiali “eco”. Tra i paesi leader del cambiamento troviamo Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Francia. In Italia anche Carrera, storico marchio di jeans, abbigliamento e accessori, già da tempo è in linea con lo standard VEGANOK per la totale assenza di derivati animali nei tessuti e nelle colle che utilizza nei suoi jeans all’aloe. Decisamente in contro corrente è Intimissimi, marchio italiano di biancheria intima di proprietà di Calzedonia, che ha deciso di introdurre tra le novità un intimo in pelle di agnello . “Le iene Vegane” la nota associazione animalista, si sono riunite di recente a Milano una protesta pacifica davanti al negozio, la loro leader Alessandra Di Lenge, ha spiegato ai passanti le atrocità che subiscono i poveri cuccioli, massacrati senza pietà per una moda ormai inammissibile.
Non voglio più mangiare animali: questa è la frase che arriva dritta al cuore di chi ha visto il nuovo spot di TESCO una della più grandi catene di supermercati del regno unito presenti in tutto il mondo. Lo spot, molto criticato dai magnate della carne, trasmesso in TV e radio nazionali, racconta di un padre che riformula la sua ricetta di salsiccia in casseruola dopo che la sua giovane figlia tornata a casa da scuola gli dice che non vuole più mangiare animali. Carl dice di amare la carne ma la figlia è sempre al primo posto e così prepara una gustosissima cena a base vegetale, promuovendo il nuovo prodotto presente ovviamente nei supermercati tesco di tutto il mondo.
Si chiama “Dieta McDougall” e consente di dimagrire mangiando a sazietà, guarendo al contempo da patologie legate a uno stile di vita scorretto Lo studio condotto per sei mesi ha coinvolto 65 persone dai 35 ai 70 anni della Nuova Zelanda, tutte con problemi di obesità o sovrappeso e tutte affette da una patologia tra diabete di tipo 2, cardiopatia ischemica, ipertensione. Seguendo la dieta proposta, i partecipanti sono riusciti a ottenere una perdita di peso media di 11,5 kg , sostituendo una dieta ipercalorica standard con una dieta a base vegetale integrale a basso tenore di grassi Parliamo di risultati comparabili o addirittura superiori a quelli ottenuti con chirurgia bariatrica o diete chetogeniche a bassissimo tenore di calorie.