Soia e canapa come “ingredienti” principali dell’abbigliamento da sci di quest’anno la tendenza da parte delle aziende è quella di sviluppare prodotti cruelty-free in risposta alle richieste di mercato, sempre più orientato verso referenze “alternative” che non prevedano sfruttamento animale. Secondo gli esperti il 2020 sarà l’anno dell’abbigliamento tecnico di soia e canapa, studiato per garantire prestazioni elevate anche a basse e bassissime temperature, cercando al contempo di accontentare il 75% dei consumatori che richiedono abbigliamento da sci più sostenibile a livello etico e ambientale.
Il 17 gennaio si è celebrata globalmente la giornata internazionale della pizza italiana. Secondo i dati relativi al 2019 e raccolti dal Centro Studi CNA la produzione giornaliera in tutto il Paese è di 8 milioni di pizze, che diventano oltre due miliardi in un anno e portano a un fatturato di 15 miliardi di euro che, con il valore dell’indotto, supera i 30 miliardi. Per quanto riguarda le attività coinvolte nel settore, si parla di quasi 127 mila imprese che vendono pizza sparse sul territorio italiano, di cui 76.357 sono veri e propri esercizi di ristorazione, 40 mila sono ristoranti-pizzerie e circa 36.300 sono invece bar-pizzerie si stima che siano quasi 105 mila i lavoratori e arrivano a superare i 200 mila nei fine settimana.
Edizione 2020 del Sigep salone internazionale della gelateria pasticceria e panificazione per noi c’era Laura Serppilli
Da qualche anno un nuovo trend si fa strada nelle abitudini degli italiani: parliamo del consumo di infusi, tè e tisane, in un mercato in continua espansione. E il motivo è presto detto: i player rispondono con referenze mirate e innovative alle richieste di consumatori informati e attenti alla propria salute, alla ricerca di un benessere che passa anche attraverso il consumo di questa tipologia di prodotti, ai quali si associa l’indicazione di un beneficio funzionale specifico. il totale complessivo della vendita di infusi e tisane si avvicina al valore di 55 milioni di euro. Perde terreno il mercato del tè, anche a causa della mancanza di novità importanti; i grandi marchi del settore, infatti, concentrano energie e investimenti nel settore delle infusioni.