– Il governo inglese dice STOP al foie gras e chiede agli chef di creare un’alternativa vegan Dopo averne bandito la produzione sul territorio, oggi il Regno Unito avrebbe arruolato i migliori chef inglesi perché riproducano in chiave vegetale, utilizzando noci e funghi, la burrosità e il sapore di quello che è considerato da molti il prodotto più ricercato della cucina francese ma anche fortemente contestato, perché comporta sofferenze estreme per gli animali. Per questo motivo, all’inizio dell’anno il Regno Unito ne ha vietato la produzione, all’interno di un piano di azione più ampio Oggi, l’idea è di vietarne presto anche l’importazione.
– A Helsinki gli eventi pubblici diventano senza carne in nome della sostenibilità. Come annunciato in questi giorni sul sito della capitale finlandese, a partire dal 1 gennaio 2022 non saranno più serviti piatti a base di carne durante seminari, congressi o altre iniziative pubbliche, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale dei consumi alimentari. Una scelta sostenibile solo a metà visto che continueranno a servire pesce, consapevoli che la pesca sostenibile non esista, e selvaggina in caso di visita del Re di Svezia. Un passo avanti ma a metà del gradino.
– Limitare il consumo di grassi di origine animale, in favore di quelli vegetali per ridurre il rischio di ictus, a rivelarlo è uno studio dell’American Heart Association, realizzato da alcuni studiosi dell’Università di Harvard. Lo studio ha rivelato che coloro che hanno assunto principalmente grasso animale hanno avuto un aumento del 16% del rischio di ictus e che ogni singola porzione di carne aumentava il rischio di ictus dell’8%, mentre una porzione di carne lavorata addirittura del 12%. Al contrario, i partecipanti che hanno assunto olio di oliva, girasole, e colza – hanno mostrato un rischio di andare incontro a ictus, inferiore del 12%.
– Mangiare vegano non è “per ricchi”, anzi: secondo un recente studio dell’Università di Oxford, passare a un’alimentazione senza carne può aiutare a ridurre i costi alimentari fino a un terzo. Secondo gli esperti, che hanno confrontato modelli alimentari considerati più sani e sostenibili con quelli attuali in 150 Paesi, è più conveniente adottare un modello dietetico vegano, vegetariano e flexitariano in Paesi come Stati Uniti, Regno Unito, Australia e buona parte dell’Europa occidentale.